
Titolo: Ritratto di dama
Autore: Giorgia Penzo
Editore: CartaCanta
Genere: narrativa romantica
Data di uscita: marzo 2017
Prezzo di copertina: € 13.00 (presto disponibile anche in ebook)
Pagine: 152
ISBN: brossura (9788896629970)
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TRAMA
Parigi,
notte di San Lorenzo.
Seduta
su una panchina di fronte alla cattedrale di Notre Dame, una misteriosa ragazza
ha tutta l’aria di aspettare qualcuno.
Uno
studente di storia dell’arte – Guillaume – la nota da lontano, apparentemente
per caso. Appena incrocia il suo sguardo ha un sussulto: è identica alla famosa
Belle Ferronnière ritratta da Leonardo da Vinci, quadro a cui è molto legato.

Quello
di cui la ragazza non parla è il segreto che custodisce da sempre, in bilico
tra il reale e l’impossibile. Chi è lei veramente? Troverà il coraggio di
aprire il suo cuore a Guillaume e sfidare il destino?
L’alba
incombe, la scelta è vicina. Poi niente sarà più come prima.
ESTRATTO
[…]
Quando si ritrovò a delineare le iridi, il polso del giovane vacillò. «Lasciamo perdere. È inutile.» Strappò il foglio dal blocco lanciandolo con rabbia dietro le spalle. «Non capisco perché spreco ancora tempo a fuggire.» Indietreggiò da Pélagie fino a sfiorare la parete di stucco veneziano. «Le mie dita vogliono ritrarre lei e nessun’altra.» Strisciò la schiena contro il muro toccando terra con lo sguardo imbrigliato a quello preoccupato della ragazza. «Io voglio lei. E nessun’altra.»
Quasi
si accasciò. Affondò il viso tra le mani sporche e a nulla valsero i tentativi
di Pélagie d’attirare la sua attenzione. Il nero si amalgamò alle perle di
sudore nascoste dietro i riccioli scuri. Sembrava un minatore stremato
dall’ennesimo giorno nella cava; un uomo abituato a scavare nell’oscurità ,
intenzionato a trovare la vena di minerale ma destinato ad accontentarsi dei
sassi.
Pélagie
si rannicchiò al suo fianco come un ragnetto stanco di tessere la tela. Lo
strinse a sé, senza trarne disagio, e il nero sulla tempia di lui si trasferì
alla spalla diafana di lei. Erano strani insieme, mal assortiti quanto un
bocciolo di vaniglia sopra una torta di pepe.
«Io
sono qui» pigolò. «Puoi baciarmi, toccarmi, prendermi, lasciarmi. E continuerò
a essere qui. Perché ti ostini a non vedermi?»
Lo
sguardo del ragazzo era perso da qualche parte sul pavimento. «Sono suo,
Pélagie» replicò calmo. «Te l’ho già spiegato. Perché ti ostini tu a non
ascoltarmi?»
[…]

La
modella si scostò da lui con violenza. «Cosa manca a me che viceversa la tua
damina possiede, eh?» Con uno scatto d’impeto scagliò il mozzicone sul
pavimento e lo spense col tallone, furiosa. «La ami sul serio?»
«Sul
serio.»
Un
brontolio isterico le massaggiò le gengive. «Sei uno stupido. Perché perseveri
nell’amare un’idea?»
«Dicono che l’amore
trascenda lo spazio, il tempo e addirittura la realtà . È lui a scegliere noi,
non il contrario.»
«Ma
per quale maledetta ragione proprio lei?»
«Non
lo so. Forse per nessuna, e per tutte quelle che l’universo può contenere.
Oppure per lo stesso motivo per cui respiro» ammise, disarmato. «Posso
trattenermi dal non farlo, ma dopo poco il mio organismo comincia ad avere
bisogno d’ossigeno. Nonostante combatta e tenga duro ogni volta un secondo di
più, alla fine non posso fare a meno di riempirmi i polmoni. È naturale. Allo
stesso modo mi viene naturale amarla e quando provo a lasciarla andare, la mia
anima soffoca.»
«Tu
sogni, amico mio. Parli come se un giorno potessi incontrarla al mercato,
nemmeno fosse una donna qualunque. Come se potessi incrociarla per caso tra la
folla durante una delle tue passeggiate notturne.»
«Lei
è da qualche parte…»
«Ãˆ
al Louvre!» La modella divampò alla stessa maniera del suo ritratto. Poi si
spense piano mentre la gola riassorbiva l’urto della voce tagliente. «E per
quanto tu possa aver perso la testa per lei, non ti ricambierà mai. Non può.
Fattene una ragione.»
«Non
ci riesco.» Il ragazzo lanciò lo sguardo oltre il lucernario alla ricerca di un
segno rintanato nell’azzurro, ma il cielo era pulito e senza auspici. Non trovò
nulla di più in quel colore che gli interni della mansarda o le iridi di
Pélagie gli avessero già svelato.

Giorgia è nata a Reggio Emilia, dove vive tuttora.
Ama il cinema (dove va almeno una volta a settimana), i giochi
di ruolo (avete presente Vampire: The Masquerade e D&D?), la mitologia,
l’Art Nouveau, divorare biografie di personaggi storici femminili e scappare a
Parigi alla prima occasione. È una ragazza nerd nata nel posto sbagliato,
nell’epoca sbagliata e laureata alla facoltà sbagliata. Scrivere è la sua più
grande passione.
Pubblicazioni: http://tinyurl.com/z6batra
Personalmente parlando è un libro che tengo d'occhio da un po'.. e penso che lo aggiungerò alla Wishlist! La copertina mi ricorda un dipinto, e quindi la trovo azzeccatissima considerando il titolo, e la trama mi intriga parecchio!
Qualcuno di voi l'ha letto?
Martina
Personalmente parlando è un libro che tengo d'occhio da un po'.. e penso che lo aggiungerò alla Wishlist! La copertina mi ricorda un dipinto, e quindi la trovo azzeccatissima considerando il titolo, e la trama mi intriga parecchio!
Qualcuno di voi l'ha letto?
Martina
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