
di Ivonne Agostino
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Pagine: 153
Capitoli: 14
Prezzo: EUR 12,00
Editore: Kimerik
Pubblicazione: Dicembre 2017
Questa è la storia di due ragazzi, profondamente differenti, ma uniti da qualcosa che non si può sconfiggere: l’amore. È la vicenda che esplica due modi diversi di vivere, di scegliere, di amare.
Valutazione:
Molto Bello

La sinossi è parecchio magra, ma c'è un motivo. Un caffè al bar delle Folie-Bergère è un libro prima di tutto da sentire. La protagonista è Giovanna, una ragazza così comune da sembrare reale, concreta, magari una di quelle ragazze anonime che abita nei nostri quartieri e che si fa notare raramente. E' una di quelle tipiche ragazze acqua e sapone, interessata più alla sostanza che all'apparenza, innamorata dei libri, della cultura, dell'arte sopra ogni altra cosa, e della vita. Giovanna è la vita, quella che dove primeggia la serenità, l'amore per ciò che ci circonda, quella che ti auguri di vivere insomma.
Claudia, la sua migliore amica, è un vero e proprio peperino. E' decisamente l'opposto di Giovanna, ama le feste, la vita mondana, ed essere una ragazza di 18 anni nel fior fiore della sua bellezza e giovinezza. Sa di essere bella e le piace mettersi in mostra. Penserete che Claudia sia davvero un bel tipetto. Molto egocentrico. In realtà..l'egocentrica è proprio Giovanna!
La sua consapevolezza di essere diversa dalle sue coetanee la rende orgogliosa. La capacità di apprezzare quello che gli altri non riescono ad amare, la fa sentire superiore, e questo a volte la porta ad essere egocentrica. Ma le due ragazze vanno d'amore e d'accordo ugualmente, all'insegna di una grande e sincera amicizia che dura ormai da quasi tutta la loro vita.
Il personaggio di Giovanna, così come quello di Claudia, è curato nei minimi dettagli, anche quelli più insignificanti. La stessa cosa si può dire delle scene, delle ambientazioni e di tutte le descrizioni che fanno da cornice alla storia. Tutto ciò ha permesso all'autrice di far visualizzare nella mente del lettore ciò che lei stessa ha immaginato mentre dava forma a questo piccolo ma intenso romanzo.
Una sera Claudia strappa Giovanna dalla sua tenuta casalinga (pigiama e cioccolata calda) per andare ad una festa. Vi chiedete come abbia fatto a convincerla? Beh..se leggerete il romanzo scoprirete che Claudia sa essere molto persuasiva!
Era una di quelle feste stile serata discoteca, tanta musica, baldoria, e scarsa consapevolezza di se stessi e delle proprie azioni a causa dell'alcool. Immaginate la gioia di Giovanna.
La serata per lei va davvero male, non si diverte per niente, e perde subito Claudia che si lascia ammansire per l'ennesima volta dal suo ex, ma fa un incontro particolare.
Gabriel.
Gabriel è un ragazzo più grande di lei di qualche anno. Era uno dei dj della serata, e quindi quel genere di ragazzi rubacuori, che non hanno intenzione di costruire veri e solidi legami con il sesso opposto. Giovanna diventa la sua sfida, almeno all'inizio, e riesce a dargli filo da torcere in modo così esilarante che finisce per scoccare la scintilla!
Cosa li aspetta è tutto da scoprire tra le pagine del libro.
E' un romanzo breve, lineare, scorrevole, a tratti commovente, e pieno di emozioni. In alcuni punti è leggermente scontato, o comunque un po' prevedibile. Ma è scritto benissimo, cosa a cui tengo principalmente.
Non conoscevo Ivonne Agostino, ma per l'età che ha si potrebbe predire che diventerà una bravissima scrittrice. C'è la mano, l'originalità, il giusto sguardo. Una maturità più sviluppata di quelle di molte sue coetanee. Mi verrebbe da pensare che la vita di Ivonne non è sempre stata particolarmente rose e fiori. Tra le righe si avverte una leggera nota malinconica, che ogni tanto emerge più forte che in altri punti a causa delle riflessioni della protagonista. L'ambiguità, il mistero che trasmette la personalità di Gabriel, ce lo fa subito apprezzare.
Un caffè al bar delle Folies-Bergère è la storia di una ragazza e di un ragazzo che imparano a rivalutarsi, a crescere, ad accettare se stessi e gli altri. Ad accettare quello che la vita ci offre di bello e di brutto. E' la storia di due ragazzi forti, che dal dolore cercheranno sempre di imparare qualcosa, soprattutto Giovanna. L'amore è sempre l'antidoto migliore, ma non è la cura di ogni male...
Al di là di quanto mi sia piaciuta la storia, ho pensato che sarebbe stato bello farvi conoscere l'autrice, e quindi ho preparato un'intervista per lei!
Cosa li aspetta è tutto da scoprire tra le pagine del libro.
E' un romanzo breve, lineare, scorrevole, a tratti commovente, e pieno di emozioni. In alcuni punti è leggermente scontato, o comunque un po' prevedibile. Ma è scritto benissimo, cosa a cui tengo principalmente.
Non conoscevo Ivonne Agostino, ma per l'età che ha si potrebbe predire che diventerà una bravissima scrittrice. C'è la mano, l'originalità, il giusto sguardo. Una maturità più sviluppata di quelle di molte sue coetanee. Mi verrebbe da pensare che la vita di Ivonne non è sempre stata particolarmente rose e fiori. Tra le righe si avverte una leggera nota malinconica, che ogni tanto emerge più forte che in altri punti a causa delle riflessioni della protagonista. L'ambiguità, il mistero che trasmette la personalità di Gabriel, ce lo fa subito apprezzare.
Un caffè al bar delle Folies-Bergère è la storia di una ragazza e di un ragazzo che imparano a rivalutarsi, a crescere, ad accettare se stessi e gli altri. Ad accettare quello che la vita ci offre di bello e di brutto. E' la storia di due ragazzi forti, che dal dolore cercheranno sempre di imparare qualcosa, soprattutto Giovanna. L'amore è sempre l'antidoto migliore, ma non è la cura di ogni male...
Al di là di quanto mi sia piaciuta la storia, ho pensato che sarebbe stato bello farvi conoscere l'autrice, e quindi ho preparato un'intervista per lei!
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INTERVISTA
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Cara Ivonne,
Sono felice di ospitarti per la prima volta su “Il Rumore
delle Pagine”. Da conterranea non potevo non farlo! E’ splendido promuovere
piccoli grandi talenti della nostra terra, e se posso contribuire in minima
parte, lo faccio volentieri!
1. Sei molto giovane,
e probabilmente questa domanda te l’hanno posta tantissime persone, ma non
posso farne a meno: Come hai iniziato a scrivere? E’ vero che hai cominciato a
15 anni?
Sì, è vero! Ho iniziato a scrivere fin da piccola,
addirittura dall'età di 13 anni! Ricordo che in estate spesso mi ritrovavo ad
interpretare scenette teatrali improvvisate con quella che all'epoca era la mia
amichetta del cuore! Inventavamo queste storie sul momento e le recitavamo
davanti a suo padre, facendogli fare grasse risate.
Un giorno lei mi aveva guardata dicendomi: "Dovremmo
mettere su carta questa storia, almeno per ricordarci da che punto riprendere
il giorno dopo."

2. Per la tua età hai
una mente particolarmente di ampie veduta. Da cosa prendi ispirazione? C’è un
autore che ti ha particolarmente segnata?
Antoine De Saint-Exupéry!
Il piccolo principe è stato il primo libro che ho letto ed è
diventato un mantra a cui rendere costantemente conto. Mi ha insegnato
l'importanza del guardare ciò che mi circonda con il cuore, l'importanza
dell'amicizia e del creare dei legami. Mi ha insegnato quanto spesso gli uomini
si vergognino di loro stessi davanti all'infinita intelligenza che serbano i
bambini.
Molto probabilmente mi ha insegnato anche a camminare con
gli occhi rivolti al cielo di notte. Come dice il Piccolo Principe "ogni
stella brilla poiché ognuno possa trovare la propria." Io sto ancora
cercando la mia.
3. La tua famiglia,
il posto in cui sei nata, quanto hanno influito nella tua storia?
Per quanto uno scrittore cerchi di estraniarsi dalle proprie
storie è sempre impossibile. Quanto ha influito la mia famiglia nel mio secondo
libro? Forse parecchio. La malattia di Gabriel, per alcuni versi, è analoga a
quella di mia madre. So cosa significa vedere una persona convivere con un
tumore e ho voluto creare un personaggio che, al contrario delle aspettative, se
ne facesse beffe! La vita non andrebbe mai presa troppo sul serio e, anche se
non sembra, dimenticarsi di se stessi è un arte. Aiuta un sacco. Gabriel è un
paladino, per me, sotto tanti punto di vista.
Il posto in cui vivo? Beh, mi va infinitamente piccolo e non
mi resta che leggere o scrivere di altre realtà fin quando non potrò spostarmi!
In fondo, è proprio questo posto che mi spinge a sognare in grande.
4. Un caffè al bar
delle Folies-Bergère è un libro molto bello. La protagonista è Giovanna, la cui
vicenda è accompagnata dalla sua migliore amica, Claudia. Chi delle due è il
tuo alter-ego? E chi, invece, rispecchia la vera Ivonne?
Immagino che sia Giovanna, per alcuni aspetti, il mio vero
riflesso. Abbiamo la stessa paura estrema del buio e il vizio di alzare troppo
spesso gli occhi al cielo quando siamo irritate.
Il mio alter-ego è Gabriel. Gabriel ha più parti di me e del
mio vissuto di quanto si possa immaginare.
5. Un altro
importante personaggio è Gabriel. Com’è nato? A chi ti sei ispirata? Ti è
sembrato difficile metterti nei panni di un personaggio maschile?
Chi è Gabriel? Ahah mi prendi in contro piede, lo giuro.
Gabriel è nato da una mancanza: Gabriel era quel classico amico di infanzia per
cui stravedi, quel classico amico che consideri quasi un fratello. L'amico che
ti insulta perché proprio non capisci niente di musica, che ha interessi
diversi dai tuoi e che prova a spiegarti le band più importanti che hanno fatto
la storia del rock.
Gabriel era l'amico che veniva sempre con me in biblioteca
e, puntualmente, se ne usciva dicendomi che guardarsi un film è molto meglio
che leggere.
Non è stato difficile mettermi nei panni di un ragazzo,
perché mi sono ispirata un sacco a lui e - lo ammetto- a Jace Herondale (il
biondino di Shadowhunters)!
Gabriel Russo è nato da una mancanza perché per molto tempo
mi ha fatto compagnia la convinzione di aver perso una persona che aveva
rappresentato davvero un sacco. A volte si scrive per metterle a tacere le
mancanze, lasci che le parole si imprimano su carta per togliertele da dentro
ed essere più leggera.
A Gabriel Russo devo dire mille volte grazie perché, al
contrario di ogni aspettativa, mi ha permesso di ritrovare il vero Gabriel e di
riavere di nuovo con me un amico eccezionale.
Insieme ad Alessandra (protagonista del mio primo libro)
resterà sempre una delle mie creazioni migliori!
6. Ci sono molti
giovani talenti che si sentono frenati dall’insicurezza, qual è il consiglio
che senti di dare loro?
Lasciatevi scivolare addosso il giudizio altrui. Ricordatevi
che la mossa vincente è sempre essere se stessi. Se avete paura delle critiche,
usatele per rinforzarvi! Non c'è mai un'età più adatta rispetto che un'altra
per dimostrare quanto valiamo!
7. So che hai scritto
anche un altro libro, “Non esiste solo il nero”. Quale delle due pubblicazioni
senti più tua?
La prima. Amerò sempre il personaggio di Gabriel, ma
Alessandra è un pezzo di me. È un personaggio incompreso, spesso criticato dai
lettori, non se ne riesce ad osservare la bellezza. È un tipetto strano:
Ostenta un caratteraccio solamente per mascherare la sua debolezza e, molto
probabilmente, vigliaccheria. Alessandra è una di quelle persone che non prende
mai la scelta giusta, una di quelle persone che estremizza qualsiasi cosa le
capiti, che non si risparmia mai niente. Fa tanto la dura e poi passa ore ed
ore piegata su un album di disegno a disegnare tramonti. Alessandra da un
grandissimo valore all'amicizia e ai sentimenti in genere, parla al lettore
della disillusione e della pesantezza delle aspettative. Sottolinea
l'importanza del dialogo tramite la sua continua ritrosia.
Alessandra ti prende a livello psicologico, Alessandra è un
quiz da risolvere. Solo chi sa leggere fra le righe e, soprattutto, dentro le
persone ne sa cogliere la bellezza.
8. A chi consigli i
tuoi libri?
Il primo lo consiglio ad una fascia che va dai 16 ai 60
anni! (Servirebbe un sacco ai più grandi per potersi mettere nei panni dei
giovani e cambiare prospettiva). Il secondo è un libro prettamente
adolescenziale!
9. Che progetti hai
per il futuro? Scriverai altri libri?
Certo che continuerò a scrivere! Ho infinite storie ancora
da proporvi! Sto già lavorando ad nuovo progetto e.. beh, le tempistiche
saranno più lunghe ma credo proprio che
vi lascerò felicemente sorpresi! Non vi resta che aspettare!!
Spero che ti sia divertita a rispondere a queste domande! E’
bello poter offrire ai lettori un riscontro più intimo della personalità
dell’autore/autrice, quindi grazie per accettato!
Un bacione,
Alla prossima!!
1 Commenti
Ciao! <3
RispondiEliminaVolevo dirti che ti ho nominata al Blogger Recognition Award!
Qui trovi il link al post: https://alittlenerdsshelf.blogspot.it/2018/02/blogger-recognition-award-2018.html
Un bacio! <3
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