Recensione - In Cammino Verso Compostela





sant.jpgIn Cammino Verso Compostela 
(diario di bordo scritto coi piedi)
di Beatrice Masi


Pagine: 64
Prezzo: € 12,00
Editore: Montag


Ogni anno centinaia di migliaia di persone intraprendono il Cammino verso Santiago de Compostela. Un cammino che non è soltanto una prova fisica, ma un vero viaggio dentro se stessi. Con passione, ironia e arguzia, Beatrice Masci fa raccontare ai suoi piedi gli ottocento chilometri percorsi in 33 giorni, con una vera e propria immersione nella sacralità dei luoghi percorsi e dei pellegrini incontrati, in un’alternanza di sorrisi e riflessioni che faranno “bere” al lettore il racconto di un cammino in cui si “annullano le differenze e si arriva all’essenziale”.

L’AUTORE

Beatrice Masci è nata nel 1963 in Umbria, nel piccolo paese di San Vito. Insegnante per dieci anni, ha poi scoperto la sua vera vocazione dedicandosi al giornalismo e alla scrittura. In cammino verso Compostela Ã¨ il suo secondo romanzo: ha infatti recentemente esordito nel mondo della letteratura con il libro Vado a vivere in campagna: istruzioni per l’uso, Edizioni Thyrus.

Se dovessi pensare a una parola tramite la quale riassumere l'essenza ultima di questo breve e intenso racconto, sarebbe intimità
Beatrice Masci ha realizzato un testo esilarante nella narrazione, portata avanti a tratti dai piedi, dal cuore, dal cervello, dalla coscienza della protagonista - sì, avete capito bene - e a tratti, seppure indirettamente, dalla protagonista stessa che decide di rompere la sua monotonia con questa splendida esperienza alla quale si deve preparare l'intero organismo. La fervida immaginazione dell'autrice mi è entrata nel cuore. Mi sono ritrovata a pensare "e se davvero i miei piedi potessero parlare ogni volta che cammino per kilometri? Cosa direbbero?". 
Una lettura simpatica che vede l'incastro di splendide descrizioni e battute divertenti. 
Con gli occhi della protagonista ho potuto osservare, ammirare e innamorarmi di paesaggi di cui non sapevo l'esistenza. Ho potuto condividere, tramite la scorrevole penna di Beatrice Masci, sensazioni impagabili quali lo stupore di fronte a tanta bellezza. 
Avevo sempre pensato di voler affrontare questo lungo cammino, ma adesso penso di averne la certezza. 
Paesaggi mozzafiato in un percorso che porta a Finisterre, la fine del mondo, in una sorta di reale locus amoenus dove alle 22:00 si può osservare forse il tramonto più bello del mondo dal faro di Finisterre. Un luogo con scogliere alte e imponenti, che esprimono l'essenza selvaggia, irrequieta e indomabile della natura fascinosa. 
Quella natura mozzafiato di cui si sono innamorati scrittori come Goethe e Leopardi. 
Saranno i 24 giorni di vita al limite, saranno soprattutto le tante, stupende, chiese incontrate lungo il cammino, chiese nelle quali la bellezza, la storia, la tradizione, toglievano il fiato ma di certo non nascondevano Dio. 
Immagine correlataImmaginare Finisterre, e vederlo in foto, ha scatenato in me il profondo desiderio di visitare il luogo. 
L'intimità a cui accennavo prima si riferisce a un rapporto diretto, puro, sincero e razionale nei confronti della propria persona. 
Camminare per kilometri, più o meno in solitudine, mette necessariamente l'individuo nelle condizioni di fare i conti con se stesso, con dubbi, incertezze, paure, desideri, sogni e limiti. Senza filtri, senza distrazioni. 
Ma è anche un'intimità con la natura che caratterizza i paesaggi descritti - e alcuni riportati con immagini -  con le persone con le quali si condivide l'esperienza, con la propria anima. 
Il Cammino di Santiago de Compostela, e l'arrivo a Finisterre come ultima tappa, è un cammino spirituale che non rappresenta un'esperienza finita, una meta. La sua fine è essa stessa l'inizio di un nuovo cammino, di una vita che non può che risultare  tutta nuova, perchè vissuta e osservata con occhio diverso. 
Una lettura deliziosa. 

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