Se qualcuno di voi mi segue sul mio profilo instagram @lalettricedellaportaaccanto, saprà che una delle challenge a cui sto partecipando è #100classiciinsieme, che ha l'obiettivo di leggere i libri della lista dei 100 Classici di nuova generazione proposti da Feltrinelli.
Uno di quei libri è Ninfee Nere, su cui spenderei due paroline:
- Autore: Michel Bussi
- Anno edizione: 2016
- Pagine: 394 p., Brossura
- Genere: Noir
A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L'indagine dell'ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne. La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre. Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l'artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo. L'intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un'indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.
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