Recensione - Resta con me



Buongiorno lettori, 
nonostante il freddo glaciale che ha caratterizzato le recenti settimane, o forse proprio per questo, non ho potuto resistere al richiamo del romanticismo e ho scelto una bella serie new adult made in Italy ambientata nell'uggiosa Londra. 
Sto parlando della London Series di Erika Vanzin, di cui oggi vediamo il primo volume che mi ha conquistata per la sua originalità.

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Resta con me
Erika Vanzin
London Series #1


Pagine: 341
Prezzo: € 10,40 (Cartaceo)

Philip è un attore londinese che fa impazzire le donne di tutte le età. Joshua è una sua grande fan. I due si incontreranno in un modo a dir poco bizzarro e instaureranno un rapporto ancora più singolare. Entrambi hanno un passato pesante da cui stanno scappando ma sono tutti e due determinati ad andare avanti. Riusciranno a farlo assieme oppure le loro vite diametralmente opposte li ostacoleranno? Philip dovrà riuscire a mettere da parte la sua diffidenza nei confronti del pubblico per poter avvicinare Joshua. La ragazza dovrà dimostrare di essere diversa dalle altre donne che lo circondano per riuscire ad attirare l’attenzione del suo idolo. Resta con me” è una storia di skateboard, sentimenti e Rock’n’roll.


Ogni volta che leggo un Young/New Adult ben scritto mi rendo effettivamente conto di quanto mi piacciano come genere. Queste storie d'amore mai melense ma comunque struggenti mi fanno letteralmente impazzire. 
Ho adorato Resta con me sotto tantissimi punti di vista. 
Prima fra tutti la forma: la copertina ha quel tocco vintage che mi ha sempre affascinata, e le pagine sono liscissime. (Ho seri problemi, me ne rendo conto). 
Ogni capitolo è segnalato da un titolo scritto con un font molto grazioso con l'abbozzo di una chitarra sullo sfondo, e un suggerimento sulla colonna sonora che ha definito le note di quel determinato capitolo.  Ogni capitolo prevede, inoltre, dei sotto-capitoli in cui si alternano i POV dei due protagonisti, Joshua e Philip.  L'alternanza dei POV è un espediente narrativo che amo. 
Mi aiuta a entrare in sintonia con entrambi i personaggi, a non perdermi nessun dettaglio della storia e vivere appieno ogni singola emozione, anche se credo metta a dura prova le capacità di un autore. 
Per quanto mi riguarda Erika Vanzin ha superato la sfida a pieni voti. Entrambi i personaggi sono ben realizzati e descritti, e non ho potuto non innamorarmene. Perno indiscusso di tutta la storia è Joshua, una giovane scrittrice con un nome inequivocabilmente maschile e la passione per lo skate, che per fuggire dal suo passato si rifugia a Londra dopo un periodo di vagabondaggio, dove si aspetta di riprendere le redini della propria vita e inseguire i propri sogni. 

Joshua è una ragazza particolare, non è esattamente il ritratto della femminilità principesca, non le piace farsi notare, essere al centro dell'attenzione, e aprirsi alle persone. E' una ragazza molto introversa e con un passato devastante, e nel leggere cosa ha dovuto affrontare non ho potuto non sentire le lacrime pungermi gli occhi. La scrittura è tutto ciò che le rimane del passato, l'unico ponte di comunicazione tra la sua vecchia e nuova vita, quella di cui nessuno sa nulla fuorché la sua editor, per ovvie ragioni. 
Non ha paura della solitudine, ha trovato rifugio in se stessa e nelle parole ormai da tempo, e la speranza sembra qualcosa di ignoto. Quando decide di frequentare un preciso Skatepark non si immaginava certo di incontrare Philip Ethan Harris, il suo cantante-attore preferito, quello a cui rivolge i suoi sogni più nascosti e le sue speranze più luminose ormai da anni. 
L'autocontrollo è il suo forte e finge che la cosa non le interessi. D'altronde, l'obiettivo non è  sicuramente quello che di saltargli addosso come un'adolescente che non ha idea di come ci si comporti. Mi è piaciuto molto il personaggio di Joshua, l'ho trovato interessante anche se con qualche clichè qua e là, ma niente di terribilmente fastidioso. 

Con Philip l'autrice ha fatto un lavoro forse anche migliore di quello svolto per Joshua. Non è il cattivo ragazzo di turno, quello che riprende i mille mila cliché più conosciuti, tutt’altro. Philip è una persona dall'aspetto cupo perchè la sua sensibilità è stata lesa violentemente. Il suo animo è totalmente ingrigito da un complesso di inferiorità e un cuore decisamente spezzato. Ma è bello partecipare, anche solo con occhio esterno, alla crescita e al cambiamento del personaggio di Philip. Inizia per lui un nuovo percorso di vita, in cui finalmente torna a respirare a pieni polmoni l'aria della sua esistenza. Passo dopo passo Joshua sarà la chiave per acquisire sicurezza e far crollare quelle finte certezze che si era costruito attorno per avere un rifugio dal mondo. 

Ho bisogno di continuare a non sentire nulla, a passare le mie giornate nel confortante limbo dove non provo nessuna emozione, né positiva, né negativa. Non voglio toccare il cielo e sentirmi onnipotente accanto a qualcuno, perché conosco l’inferno che mi aspetta quando rimango solo 

La remota possibilità di scoprire la felicità e perderla può terrorizzare, può impietrire come lo sguardo di Medusa, ma la sintonia che può crearsi con una persona alla fine ha sempre la meglio.
La loro storia è all'insegna di quell'amore  che ti strugge l'anima perché non ti dà pace, perché è complicato, difficile, tormentato da troppi punti irrisolti o da troppe insicurezze, ma è comunque quell'amore di cui non puoi fare a meno, che spazza via tutte le incertezze su cui la ragione rimugina. Joshua e Philip sono due persone molto diverse, due mondi che collidono e non possono non soccombere di fronte a emozioni così forti, a un'appartenenza così evidente, a un desiderio così pulsante l'uno per l'altra. 
Insieme sono dolci, innamorati - anche se ancora non sono pronti ad ammetterlo - esilaranti, divertenti, a proprio agio nonostante le fisime che caratterizzano sempre i primi tempi di una relazione. 
Sono a dir poco adorabili nelle loro paranoie e nei loro desideri. E' come andare sulle montagne russe, non c'è costanza, ma è comunque qualcosa che toglie il fiato per la sua intensità. 
Non è la classica storia d’amore, e penso lo abbiate intuito, qui i sentimenti – positivi e negativi – si avvertono sulla pelle, nello stomaco che si annoda in preda all'ansia di perdere quella persona, nel cuore che va in frantumi facilmente. Io ho rivisto me stessa in entrambi i protagonisti, nelle loro insicurezze e nei loro dubbi.
Mi mancano già tantissimo i due protagonisti, e non vedo l'ora di potervi parlare degli altri due libri che presto avrò tra le mani.

Nel frattempo vi consiglio assolutamente questo primo volume della serie,  non ve ne pentirete, promesso!

       LONDON SERIES 


RESTA CON ME (LONDON SERIES #1)
Erika Vanzin

Philip è un attore londinese che fa impazzire le donne di tutte le età. Joshua è una sua grande fan. I due si incontreranno in un modo a dir poco bizzarro e instaureranno un rapporto ancora più singolare. Entrambi hanno un passato pesante da cui stanno scappando ma sono tutti e due determinati ad andare avanti. Riusciranno a farlo assieme oppure le loro vite diametralmente opposte li ostacoleranno? Philip dovrà riuscire a mettere da parte la sua diffidenza nei confronti del pubblico per poter avvicinare Joshua. La ragazza dovrà dimostrare di essere diversa dalle altre donne che lo circondano per riuscire ad attirare l'attenzione del suo idolo.





Waiting (LONDON SERIES #1.5)
Erika Vanzin

Alex è un cantautore esordiente di ventisei anni con grandi sogni per il futuro e un sacco di problemi. Emily è una diciottenne con un passato difficile e un presente ancora più problematico. Si incontrano in una Londra contemporanea piovosa e poco ospitale che li vedrà lottare con le loro insicurezze e dipendenze. È un incontro a tratti difficile che obbligherà entrambi a crescere e a dare una svolta alla loro vita non prima, però, di aver toccato il fondo. Una discesa che li porta a guardarsi dentro e fare i conti con i propri demoni. “Waiting” è un romanzo che celebra una nuova vita che comincia proprio nel più buio dei giorni.

(RECENSIONE QUI)


DUE SEMPLICI PAROLE (LONDON SERIES #2)
Erika Vanzin

(RECENSIONE WIP) 

Joshua è tornata a Londra dopo cinque anni, un libro di successo e un film in lavorazione… ma anche dopo cinque anni di separazione dall’amore della sua vita, dai sogni infranti per il suo futuro, dalla sua fuga dopo aver lasciato Philip con una lettera.
Philip non è mai scappato da Londra, ha una band di successo, una carriera cinematografica in stallo e un film in lavorazione. La sua carriera sembra andare esattamente nella direzione che ha sempre desiderato, al contrario della sua vita sentimentale.
Joshua e Philip non si sono più visti da quella domenica mattina in cui le loro vite hanno preso bruscamente due strade differenti ma ora saranno costretti a mettersi faccia a faccia e parlare. Riusciranno a farlo in modo civile senza strapparsi gli occhi a vicenda? “Due semplici parole” è una storia di scoperta e riscoperta di un amore rimasto in apnea per cinque anni.


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2 Commenti

  1. Non avevo mai sentito parlare di questo romanzo o di questa serie in generale, ma dopo aver letto la tua recensione non posso che segnarmi il titolo e sperare di recuperarla il prima possibile!

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  2. Assolutamente d'accordo, cara Silvia! <3

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